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Codice Etico e di Condotta

Premessa

 

Ogni Tesserato è tenuto a mantenere un ambiente sportivo rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione.

Diritto fondamentale di ogni Tesserato è quello di essere trattato con rispetto e dignità, nonché di essere tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico di ciascun Tesserato costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.

 

Non sono consentite discriminazioni di alcun genere, che siano essere basate su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura, nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura.

 

Sono vietate tutte quelle condotte integranti abuso psicologico, abuso fisico, molestia sessuale, abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo o cyberbullismo o comportamenti discriminatori, come descritti all’art. 3 del modello Organizzativo adottato dalla società;

 

 

Norme di condotta generali

 

I Tesserati e chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva devono:

 

 

 

Doveri e obblighi dei tesserati

 

I Tesserati devono:

 

 

 

Doveri e obblighi dei Dirigenti sportivi e dei Tecnici

 

I Dirigenti sportivi e i Tecnici devono:

 

 

 

Doveri e obblighi degli Atleti

 

Gli atleti devono:

 

 

 

Procedure di selezione degli operatori sportivi

 

Tutti gli operatori che hanno un rapporto di lavoro con il sodalizio (a prescindere dalla forma), devono avere un alto grado di onestà, moralità e competenza e, contribuire a costruire un ambiente sano e accogliente, dove sia accettata ogni forma di diversità nel rispetto reciproco, con particolare riguardo all’educazione e all’etica, finalizzate alla protezione da ogni forma di abuso fisico, emotivo e sessuale con particolare riguardo alle categorie più vulnerabili.

 La selezione del candidato prevede l’acquisizione di documentate referenze, titoli e certificati che dimostrino l’idoneità del candidato ad assumere l’incarico e possa svolgere attività che comportino contatti diretti e regolari con minorenni.

 

 

Comportamento da tenere in presenza di una possibile condotta rilevante

 

Tutti i Tesserati devono essere vigili nell’identificare situazioni che possano comportare rischi per gli altri e devono riportare ogni preoccupazione, sospetto o certezza circa un possibile abuso, maltrattamento, violenza o discriminazione verso altri al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della società o al Safeguarding Office della FIPAV attraverso la formulazione di segnalazioni da compiere con le modalità indicate sul sito www.federvolley.it.

 

Chiunque sospetti comportamenti rilevanti può confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni del sodalizio o direttamente con il Safeguarding Office della FIPAV.

 

In caso di minori coinvolti può essere opportuno segnalare in maniera tempestiva eventuali segnali di malessere all’esercente la responsabilità genitoriale. Possono verificarsi però situazioni nelle quali collaborare con gli esercenti la responsabilità genitoriale potrebbe rivelarsi non sufficiente o addirittura un danno anziché un beneficio: per esempio se uno dei genitori fosse responsabile dell’abuso o se un uno di essi si dimostrasse incapace di affrontare in maniera adeguata la situazione. In questi casi sarebbe opportuno confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni del sodalizio.

 

 

Riservatezza

 

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della società e il Safeguarding Office della FIPAV sono tenuti agli obblighi di riservatezza previsti dal Regolamento federale L’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. La protezione riguarda non solo il nominativo del segnalante ma anche tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante